Prima per Necchi Gabbiani 03/06/2009 00:00

Cappellari allunga

Prima per Necchi Gabbiani
Piero Necchi in coppia con Beppe Gabbiani sulla BMW M3 E92 4.0 della N Racing e Luca Cappellari sulla BMW M3 E92 3.2 del Duller Motorsport si dividono le vittorie del terzo round per il Campionato Italiano Turismo Endurance disputatosi nell´autodromo romano "Piero Taruffi" Vallelunga. La serie tricolore varata da ACI-CSAI in collaborazione con il Gruppo Peroni Race ha visto nella gara del mattino l´attesissimo successo per la coppia d´assi grande protagonista e rivale nella scena formulistica degli anni 70 ed ´80, mentre il campione in carica, nuovo capoclassifica con il secondo posto in gara 1, si è imposto in una gara 2 interrotta nelle fasi iniziali per pioggia e poi definitasi per somma dei tempi tra le due frazioni. A tagliare il traguardo in prima posizione nella bagnatissima gara del pomeriggio è stato peraltro Federico Bonamico, subentrato a Federico Bellini sulla BMW M3 E92 4.0 Duller Motorsport ed abilissimo nel gestire Cappellari alle sue spalle, ma la somma dei tempi accredita alla coppia romana solo il secondo posto. Terzo al traguardo di entrambe le gare Roberto Colciago (Seat Leon Turbo TSI FR ­ Seat Motorsport Italia) e sempre davanti ad Andrea Bacci (BMW M3 E92 4.0 Autofficina Rally). Il giovane sammarinese Andrea Crescentini (Audi Rs4 ­ Lella Lombardi Autosport) è settimo e ottimo quinto nelle due gare, mentre Valli-"Jolly" (BMW 330 Zerocinque Motorsport) e Walter Meloni (BMW M3 E46 3.2 W&D) si dividono le vittorie nella classe 3.000, così come i fratelli Claudio e Flavio Gangemi (BMW 320 E46 Zerocinque) ed Arduini-Gaiofatto (Honda Accord S2000) in Seconda Divisione. Vittoria di Marsilio Canuti in gara 2 della classe Leon Supercopa, mentre Gianni Giudici in coppia con il sempre più convincente Walter Nudo (BMW 330D Scuderia Giudici), 11esimi assoluti in gara 1 e Valentina Albanese (Seat Leon Tdi ­ Seat Motorsport Italia), ottava assoluta in gara 2 si dividono le vittorie tra le Diesel. In gara 1 Colciago, Necchi, Cappellari si lanciano in testa, ma è Necchi il più determinato e passa al comando alla curva Campagnano. Il primo giro si chiude così con Necchi davanti a Colciago, Cappellari, Bacci, Ferrato, Meloni, Federico Bonamico e Valentina Albanese, mentre in Seconda Divisione, in testa è Pasquinelli davanti a Gaiofatto e Claudio Gangemi. Lo stop in posizione pericolosa di Cremonesi, prima e Marco Bonamico, poi, impone l´ingresso della Safety Car al secondo giro. Al restart Necchi non si lascia sorprendere da Colciago che peraltro inizialmente deve controllare le incursioni di Cappellari alle sue spalle. Al sesto passaggio al Tornantino Necchi esita in uscita e Colciago prova così l´attacco all´interno, ma il piemontese non lascia spazio alla Seat. Alle spalle dei primi seguono Bacci, Ferrato ed il duo Paolo Meloni e Federico Bonamico in lotta per il sesto posto, mentre la Albanese è costretta a finire la gara ai box. Al nono giro Bonamico riesce ad avere la meglio sul sammarinese, mentre in Seconda Divisione, alle spalle di Pasquinelli, Gaiofatto e Gangemi sono a stretto contatto per la seconda posizione. Ad aprire le soste ai box è Colciago che deve scontare anche l´handicap tempo di 30 secondi, mentre Necchi proprio al momento di infilarsi in corsia box si allarga oltre il cordolo. Al suo posto entra in macchina Beppe Gabbiani che si ritrova in testa, ma braccato da Cappellari. Alle loro spalle, intanto, al 16esimo giro finisce nella sabbia la gara di Paolo Meloni dopo un contatto con la BMW di Ferrato-Marrese, mentre Bacci sale in terza posizione davanti a Colciago, Bellini, Valli, subentrato a Jolly e primo della classe 3.000, mentre in Seconda Divisione, Rescigno, subentrato a Pasquinelli, perde posizioni lasciando la leadership ad Arduini, subentrato a Gaiofatto ed a seguire Flavio Gangemi, subentrato al fratello Claudio, in decima posizione assoluta davanti a Walter Nudo, subentrato a Gianni Giudici, sulla BMW 330 unica Diesel rimasta in gara. La lotta per la vittoria nella Seconda Divisione è al 25esimo giro con Gangemi che riesce a lasciare alle sue spalle la Honda di Arduini, mentre in testa alla gara Gabbiani con grande determinazione riesce a conservare la leadership davanti a Cappellari. Nel finale si accende invece la lotta per il terzo gradino del podio con Colciago che solo nelle ultime curve riesce ad avere la meglio su Bacci poi costretto a difendere anche il quarto posto da Bellini. Sesto è invece Valli davanti all´ottimo Crescentini che rimonta fino al settimo posto assoluto dopo aver dovuto prendere il via dall´ultima posizione per un problema tecnico. Allo start di gara 2, Colciago si lancia al comando inseguito da Gabbiani che riesce ad avere la meglio su Capellari che alla Trincea riprende la posizione. Ne approfitta anche Bellini alla Semaforo, mentre Gabbiani si allarga oltre il cordolo danneggiando la sua BMW. Belicchi è quarto davanti a Bacci, Conte ed un gruppo in lotta con Marrese, Paolo Meloni, Crescentini, Valentina Albanese e le BMW di classe 3000 di Valli e Walter Meloni. Intanto al sesto giro inizia a piovere con insistenza quando la classifica vede Colciago al comando, davanti a Cappellari, Bellini, Belicchi, Bacci, Conte, Marrese, Crescentini, Paolo Meloni e la Albanese. Sulle condizioni più difficili, Bellini inizia a forzare avvicinandosi a Cappellari che cede al compagno di squadra all´ottavo passaggio ai Cimini. Il sorpasso però non viene riconosciuto alla luce della sospensione della gara decretata dalla Direzione Gara con classifica congelata alla tornata precedente (quando Cappellari era ancora secondo) dove invece Crescentini, grazie alle quattro ruote motrici della sua Audi Rs4, sale fino al quinto posto davanti a Conte, Bacci, Albanese, Valli, Ferrato, Paolo Meloni e Walter Meloni. La gara riprenderà così con un nuovo schieramento delineato dalla classifica di gara al momento della sospensione. Alla nuova partenza Colciago riprende dalla prima posizione davanti a Cappellari, Bellini, Belicchi e Bacci, tutti scatenati. Al 12esimo giro Cappellari sferra l´attacco al Tornantino conquistando la prima posizione davanti a Bellini, anche lui determinatissimo nell´attacco a Colciago. In testa, nel frattempo, va a formarsi un quartetto con Belicchi che al 14esimo giro guadagna la scia della Leon di Colciago, mentre poco dopo iniziano le prime soste ai box. Una volta conclusa la fase di neutralizzazione Bonamico, subentrato a Bellini, guadagna il comando davanti a Cappellari, costretto ad Handicap Tempo, a Bacci ed a Crescentini, mentre Colciago, costretto a scontare handicap (+30), scivola al sesto posto alle spalle di Cremonesi, subentrato a Belicchi. Al 24esimo giro Cappellari guadagna la scia di Bonamico e da quel momento inizia un duello a ritmi serratissimi con il giovane romano che riesce a tenere testa al ben più esperto campione in carica. A 3 minuti dal termine fiato sospeso nel corso dei doppiaggi dei protagonisti della seconda Divisione, ma le posizioni di testa non mutano fino alla bandiera a scacchi. La classifica stilata per somma di tempi tra le due frazioni vede però il successo di Cappellari davanti a F.Bonamico-Bellini, Colciago, Bacci, Crescentini, Walter Meloni, Ferrato-Marrese, Albanese, Belicchi-Cremonesi, Valli-Jolly. Nella Seconda Divisione gara 2 si avvia nel segno di Arduini, Flavio Gangemi e di un sorprendente Fabrizio Montali sull´originale Audi A4 che prima della sospensione per pioggia è costretta al ritiro. Alla seconda partenza Gangemi si attarda per un problema tecnico, mentre al momento delle soste obbligatorie Arduini lascia la vettura a Gaiofatto in prima posizione. La vittoria è così di Arduini-Gaiofatto davanti ai rimontanti Gangemi ed alla coppia Pasquinelli-Rescigno (BMW 320). In gara 2 per la classe Leon Supercopa Rondinelli si lancia al comando inseguito da Canuti che al Tornantino deve però cedere all´attacco di Zucchi. Con la vettura di Bettera in posizione pericolosa, entra subito la Safety Car. Al via libera Zucchi è il più determinato e riesce a guadagnare la testa inseguito da Canuti, Rondinelli, Cirò e Carlucci. Al sesto giro Canuti si esalta ed è lui il nuovo battistrada inseguito da Zucchi e Cirò che guadagna terreno con i migliori tempi sul giro. Rondinelli si allarga nella sabbia e lascia strada a Carlucci, ma le scintille sono per il secondo posto con Zucchi che dopo aver resistito deve subire il sorpasso di Cirò all´ottavo giro. Alla tornata Zucchi perde anche altre posizioni lasciando il terzo posto a Carlucci. Una volta conclusa la fase di neutralizzazione Canuti conserva il primato davanti a Costantini, subentrato a Cirò, mentre Trevisiol, subentrato a Zucchi, riesce a riguadagnare la terza posizione. Alle spalle delle posizioni da podio sale invece Calcinati davanti a Carlucci.